SPAZIO GRIOT
presenta
RIVERBERI
20 giugno – 28 luglio 2024
Mattatoio di Roma | La Pelanda
Mostra
Candice Breitz, Whiteface, Prima italiana, dal 20 giugno al 2 luglio
Ligia Lewis, A Plot A Scandal- Prima europea, dal 3 al 16 luglio
Mónica de Miranda, Path to the Stars, dal 17 al 28 luglio
Programma Pubblico
Talk, Performance, Live set, dal 21 giugno al 17 luglio
Promosso da Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e Azienda Speciale Palaexpo
Co-Prodotto e organizzato da Azienda Speciale Palaexpo e SPAZIO GRIOT
A cura di SPAZIO GRIOT
Ligia Lewis
Candice Breitz “Whiteface”
Mónica de Miranda Mónica de Miranda “Path to the Stars”
Lhal “Grido di una Generazione in Trance”
Dal 20 giugno al 28 luglio la Pelanda del Mattatoio di Roma accoglie per il terzo anno consecutivo Riverberi, la programmazione artistica di SPAZIO GRIOT, un ricco calendario di mostre, talk, dj set e performance.
In programma la mostra Riverberi, a cura di Johanne Affricot ed Eric Otieno Sumba, che si articola in tre videoinstallazioni di tre artiste internazionali: Candice Breitz con “Whiteface” in Prima italiana, dal 20 giugno al 2 luglio e Ligia Lewis con “A Plot A Scandal” in Prima europea, dal 3 al 16 luglio, Mónica de Miranda con “Path to the Stars”, dal 17 al 28 luglio, e un ricco programma di mostre, talk, dj set e performance.
Dopo aver esplorato nel 2022 Sediments, come allegoria della memoria, e nel 2023 Rifrazioni, come metafora della rappresentazione, la programmazione di quest’anno posa lo sguardo sugli effetti continui di varie strutture egemoniche di potere e sulle strategie impiegate per minimizzare e indebolire la loro influenza. Le tre videoinstallazioni in mostra sollecitano discorsi critici sulla razza, la supremazia bianca e la colonizzazione come lato oscuro del pensiero illuminista, e prospettano una resistenza Nera – e guidata dalle donne – come modalità duratura di futurità.
Candice Breitz, nata in Sud Africa e residente a Berlino, ha esposto nei musei di tutto il mondo e ha rappresentato, nel 2017, il Sud Africa alla Biennale di Venezia. Nota per mettere in scena la sua esperienza diretta del regime sudafricano di segregazione razziale, caduto nel 1994, con Whiteface, in Prima Italiana, esamina il funzionamento della bianchezza e della supremazia bianca. L’artista attinge ad un ricco archivio video che raccoglie le voci di bianchi che parlano di razza, da figure politiche di spicco, a giornalisti televisivi e YouTubers, che spaziano su tutta la gamma dall’ideologia neonazista, alla propaganda di estrema destra, fino al razzismo quotidiano. L’opera diventa un’indagine critica del linguaggio attraverso il quale la bianchezza inquadra, normalizza e sfrutta il suo potere.
Anteprima europea per A Plot A Scandal, di Ligia Lewis, l’adattamento visivo dell’omonima performance che intreccia narrazioni storiche, aneddotiche, politiche e mitiche, che vanno dal trattato di John Locke sui “diritti naturali” dell’uomo bianco alla vita, alla libertà e alla proprietà, al complotto del rivoluzionario cubano Josè Aponte, che portò alla ribellione degli schiavi nel 1812, fino alla bisnonna di Lewis, una figura guida per la comunità e forme di resistenza locale legate alla pratica della danza Palo. L’opera è stata girata nei quartieri storici e naturalistici di Santarcangelo di Romagna, un luogo che, secondo l’artista “sostiene gli ideali eurocentrici del dominio dell’uomo (bianco) sulla terra”. A Plot A Scandal è parte del programma Whitney Biennial 2024: Even Better than the Real Thing, al Whitney Museum of American Art di New York.
L’artista portoghese-angolana Mónica de Miranda, che co-rappresenta il Padiglione Portogallo della Biennale di Venezia 2024, presenta Path To The Stars, dal 17 al 28 luglio, un viaggio di un’eroina sul Kwanza, il fiume più lungo dell’Angola, dall’alba al tramonto, in cui si confronta con la propria ombra e con una moltitudine di temporalità e narrazioni. Mónica de Miranda offre una contro-narrativa fatta di interazioni tra passato, presente e futuro, che fa luce sulle figure invisibilizzate e non celebrate che hanno preso parte alla lotta per l’Indipendenza dell’Angola dal Portogallo, in particolare le donne, e sulle risorse ecologiche che queste hanno difeso, soprattutto i corsi d’acqua; la memoria dei combattenti per la libertà anticoloniali; l’incertezza che domina il presente e il bisogno di appartenenza, che nel futuro presagisce una simbiosi con la natura per poter prevenire la crisi ecologica e l’estinzione.
Lanciato nel 2021, SPAZIO GRIOT è una piattaforma curatoriale e spazio nomade indipendente—estensione fisica della rivista online GRIOTmag (dal 2015)—fondata dalla direttrice artistica, curatrice e produttrice culturale Johanne Affricot – da ottobre 2023 anche Curator-At-Large all’American Academy in Rome – che insieme a Eric Otieno Sumba e Celine Angbeletchy, in arte Ehua (parte del collettivo GRIOT) da sempre sono impeganti ad amplificare le voci marginalizzate nel panorama artistico e culturale italiano e internazionale, per coltivare un pensiero critico sul presente interpellando nuovi possibili immaginari.
PROGRAMMA PUBBLICO
Il tema dei riverberi, cioè degli effetti continui o, più precisamente, la mappatura concettuale della loro natura pervasiva, è al centro del programma pubblico 2024 di SPAZIO GRIOT, negli spazi della Pelanda del Mattatoio, dal 21 giugno al 17 luglio.
Spazio agli artist talk, un’opportunità unica di esplorare i processi creativi e critici dietro le opere e le perfomance presentate a Riverberi: il 21 giugno Johanne Affricot ed Eric Otieno Sumba, editor, curatore e ricercatore indipendente, con l’artista Candice Breitz; il 4 luglio Chris Cyrille, critico, narratore di mostre ed esperto di letteratura anticoloniale e caraibica incontra Ligia Lewis; il 29 giugno sarà la volta degli artisti e protagonisti della performance Lhal – الحال – Grido di una Generazione in Trance che, dopo lo spettacolo, dialogheranno con il pubblico; Marie Moïse, docente presso varie università americane in Italia, ricercatrice e attivista in progetti di base antirazzisti e decoloniali, insieme a Natasha Debora Aidoo, dottoranda in Scienza Politica e Sociologia alla Scuola Normale Superiore introducono il lavoro di Mónica de Miranda, con un focus sulle donne africane e diasporiche, e il loro ruolo nei movimenti di lotta per l’indipendenza e libertà.
Se l’Archivio può essere considerato il luogo del potere/sapere, in cui la bianchezza è stata storicamente istituzionalizzata e mantenuta, cosa significa produrre un contro-archivio? E in che modo il corpo può agire come contro-archivio di resistenza? Con la talk-performance Oltre la Norma Somatica: Il Corpo come Archivio (28 giugno), a cura di Angelica Pesarini, professoressa all’Università di Toronto dove insegna “Race and Cultural Studies” e “Race and Diaspora”, si cercherà di decentrare la bianchezza e interrompere la norma somatica tra immagini, ri-evocazioni e movimenti. Il programma pubblico prosegue l’11 luglio con Tezeta Abraham che presenta il suo libro d’esordio Nostalgia, un memoir profondamente intimo che racconta il viaggio di una donna alla ricerca del proprio posto nel mondo.
Da quest’anno con la collaborazione e il supporto di EXP – Caffè delle Esposizioni, sarà presente uno spazio di convivialità, con drink e food, lo SPAZIO G Bar.
Si celebra la Giornata Mondiale della Musica e il Solstizio d’Estate, il 21 giugno, con la listening session di Velia, che con i sui set riesce a mettere in vibrazione tanto le sue radici siciliane e barbadiane quanto le influenze di città quali New York, Roma, Amsterdam e Barcellona, mescolando dall’elettronica alla deep house al Nu-Jazz, soul ad altri sub generi di dance music. Sulla scia delle diverse identità culturali, il 28 giugno Turbolenta Leila, dj e music producer italo-marocchina-algerina, porta melodie tradizionali arabe e del Nord Africa, dando spazio al presente e accompagnandoci verso il futuro. Spazio, il 4 luglio, alle atmosfere intime, ma anche energetiche ed esplosive, piene della vitalità afro-caraoibica con Ramingo, DJ, producer, cantante e songwriter romano di origine Cubana.
Ritorno alle origini del teatro di strada marocchino, il 29 giugno, con la perfomance di Harraga Lab Lhal – الحال – Grido di una Generazione in Trance, un tentativo di ricostruzione del passato attraverso la memoria degli autori.
RESIDENZA D’ARTISTA E DI RICERCA SPAZIO GRIOT
In concomitanza con Riverberi, SPAZIO GRIOT lancerà la sua 3° residenza d’artista e ricerca, da quest’anno ispirata al Secondo Congresso degli Artisti e Scrittori Neri che si tenne a Roma nel 1959. La residenza è sostenuta e co-prodotta da Azienda Agricola Boccea – Solaria.
Le artiste/i e creative invitate/i sono: Brianda Carreras (attrice e performer), Immaculate Ruému (chef), Damiano Tata (artista visivo e multidisciplinare). La nuova residenza, ideata e curata da SPAZIO GRIOT, quest’anno sarà guidata dal critico, poeta, scrittore Chris Cyrille (attivo dal 2022 con una propria ricerca sul Secondo Congresso), insieme a Johanne Affricot, Eric Otieno Sumba, e coinvolgerà artisti, curatori e ricercatori partecipanti alla programmazione Riverberi, o presenti nella città di Roma e in Italia, oltre a prevedere lo scambio con varie istituzioni e realtà locali. Le/i residenti sono invitate/i ad esplorare nuove idee sui temi del Secondo Congresso e ad espandere la loro pratica intraprendendo nuovi progetti o estendendo lavori già esistenti.
La nuova residenza di SPAZIO GRIOT apre a un progetto pluriennale e più articolato, in vista del 70° anniversario del Congresso che cadrà nel 2029, che si ispira al Secondo Congresso di Artisti e Scrittori Neri che si tenne a Roma nel 1959, e riunì più di 150 intellettuali di spicco dell’Africa e della sua diaspora. Il Congresso, che seguì il primo capitolo organizzato a Parigi nel 1956, fu organizzato da Présence Africaine e dalla Societé Africaine de Culture in collaborazione con l’Istituto Italiano per l’Africa, proseguendo e stimolando una conversazione e riflessione critiche sulla condizione del soggetto e della cultura Nera e sulla sua “autonomia” ed emancipazione dal mondo occidentale. Riflettendo sull’eredità del Secondo Congresso e sulla sua rilevanza ed eco contemporanea, e utilizzando molteplici strumenti di coinvolgimento della comunità e di azione collaborativa, il programma vuole promuovere il dialogo e lo scambio interculturale con le istituzioni e le organizzazioni di Roma (e internazionali) e con la comunità locale, generando idee e azioni trasformative. Riverberi è promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e dall’Azienda Speciale Palaexpo e co-prodotto e organizzato da Azienda Speciale Palaexpo e SPAZIO GRIOT, in collaborazione con l’EXP.
CALENDARIO
MOSTRE
Candice Breitz, Whiteface, Prima italiana
20.06.24 – 2.07.24
Inaugurazione: 20 giugno, h.19:00
Ligia Lewis, A Plot, A scandal- Prima europea
3.07.24 – 16.07.24
Inaugurazione 3 luglio, h.19:00
Mónica de Miranda, Path To The Stars- Prima romana
17.07.24 – 28.07.24
Inaugurazione 17 luglio, h.19:00
FOYER 1
MATTATOIO di ROMA|PELANDA
Piazza Orazio Giustiniani, 4 – 00153 Roma
Ingresso libero
Giorni: dal martedì alla domenica
Chiuso: lunedì
Orari: 11-20
CALENDARIO PROGRAMMA PUBBLICO
MATTATOIO di ROMA | La PELANDA
Piazza Orazio Giustiniani, 4 – 00153 Roma
21 giugno h.18:30-20:30 (inglese con traduzione)
Candice Breitz in conversazione con Johanne Affricot e Eric Otieno Sumba | Artist Talk
Foyer 2 | La Pelanda
11 luglio h. 19:00-20:00
Presentazione libro “Nostalgia” di Tezeta Abraham con Sonia Lima Morais | Talk
Foyer 2 | La Pelanda
17 luglio h.19:30 – 20:30
Talk con Marie Moise, docente, Ph.D e Natasha Aidoo, candidata Ph.D | Talk
Foyer 2 | La Pelanda
11 luglio h. 19:00-20:00
Presentazione libro “Nostalgia” di Tezeta Abraham con Sonia Lima Morais | Talk
Foyer 2 | La Pelanda
17 luglio h.19:30 – 20:30
Talk con Marie Moise, docente, Ph.D e Natasha Aidoo, candidata Ph.D | Talk
Foyer 2 | La Pelanda
Info
spaziogriot.org
Facebook: @spaziogriot
Instagram: @spaziogriot #SpazioGriot
Hashtags
#SpazioGriot #Riverberi #Reverberations #MattatoioRoma #Mattatoio
mattatoioroma.it
Facebook: @mattatoioroma
Instagram: @mattatoio – #Mattatoio #MattatoioRoma