Premio Loano 2024
“Venti di folk”
La grande corsa verso Lupionòpolis
di PEPPE VOLTARELLI
vince il Premio Nazionale Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana come miglior album 2023
A Bucolica di HIRAM SALSANO
il Premio Giovani al miglior album 2023
Dal 24 al 26 luglio a Loano
La ventesima edizione del Premio
Peppe Voltarelli (c) Francesca Magnani
Hiram Salsano (c) G.Mandola
È Peppe Voltarelli – con l’album La grande corsa verso Lupionòpolis (Visage Music) – il vincitore del Premio Nazionale Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana, il più prestigioso riconoscimento per la musica di tradizione in Italia, assegnato ogni anno alla migliore produzione musicale di ambito folk da una giuria composta da oltre cinquanta giornalisti specializzati e studiosi.
Il Premio Giovani – assegnato al miglior album di musicista under 35 – va invece a Bucolica della cantante campana Hiram Salsano (autoproduzione).
La prossima edizione del Premio Loano si terrà dal 24 al 26 luglio 2024 nella cittadina ligure. Sarà l’edizione del ventennale, dal titolo “Venti di folk”, un traguardo importante per il Premio che si celebrerà all’insegna della grande musica folk italiana. Accanto ai festeggiamenti il festival dedicherà una serata alla ricorrenza dei 70 anni dal viaggio in Italia dell’etnomusicologo Alan Lomax con una produzione originale che ripercorre l’incredibile best of della tradizione musicale italiana compilato dallo studioso americano. Sul palco, alcuni dei protagonisti dei due decenni del Premio saranno chiamati a testimoniare attraverso la propria musica il retaggio di quella fondamentale ricerca.
«Sarà un’edizione speciale» spiega il direttore artistico Jacopo Tomatis «Sarà l’occasione per festeggiare un traguardo non scontato di questi tempi – quello dei vent’anni del Premio – ma anche per fare il punto su due decenni di attività e per riflettere sui confini e sul senso di una “musica tradizionale” nel mondo del 2024». «Da questo punto di vista» continua Tomatis, «la vittoria di un cantautore come Peppe Voltarelli conferma tanto la vivacità della produzione contemporanea di canzoni in lingue minoritarie, quanto la vocazione fieramente cosmopolita della musica “di radice italiana”, come del resto è sempre stato. Lo stesso vale per Hiram Salsano, giovane cantante campana radicata nell’oggi, ma il cui viaggio artistico va nella direzione della riscoperta delle proprie radici. Celebrare la tradizione non significa appiattirsi sul passato, ma è soprattutto raccontare il presente; non significa chiudersi nei propri confini, ma aprirsi all’ascolto di quello che sta “fuori”».
«Il Premio Nazionale Città di Loano per la musica tradizionale – ricordano il sindaco Luca Lettieri e l’assessore a turismo, cultura e sport Gianluigi Bocchio – è il principale appuntamento dedicato alla musica folk. Ogni anno, per tre giorni, Loano si trasforma in un grande palco sul quale salgono i migliori rappresentanti contemporanei di questo particolare genere. L’unicità del Premio coincide con il suo miglior pregio: la capacità di raccontare in modo semplice ed accessibile a tutti un tipo di musica che pesca a piene mani nelle culture proprie delle comunità locali italiane. La nostra amministrazione ha avviato da tempo un importante progetto di recupero delle tradizioni loanesi: manifestazioni ed eventi come il Premio, apprezzato tanto dagli esperti musicali quanto dai semplici appassionati, rappresenta l’occasione perfetta per allargare i confini di questo progetto e confrontare le peculiarità della tradizione loanese con quelle di altri contesti, alla ricerca di quella ‘storia comune’ che contraddistingue e rende unico il nostro Paese».
Peppe Voltarelli è cantante, autore di canzoni, scrittore e attore. Attivo dal 1990 come voce del Parto delle nuvole pesanti, band di culto del nuovo folk italiano, ha pubblicato sette album da solista, vincendo tre volte la Targa Tenco. Nella sua carriera è sempre stato attento alle musiche della sua Calabria – ad esempio nell’album Voltarelli canta Profazio, del 2016 – come ai suoni del folk-rock internazionale. Si è esibito in oltre 23 Paesi e ha pubblicato i suoi dischi in Europa, Argentina, Canada e Stati Uniti.
La grande corsa verso Lupionòpolis, il cui titolo trae origine da una piccola località del Paranà, in Brasile, è un invito alla scoperta di nuovi posti. Registrato a New York da Marc Urselli (collaboratore di Nick Cave e Lou Reed) nell’EastSide Sound di Manhattan e prodotto dal pianista italiano di base a Los Angeles Simone Giuliani (al suo attivo produzioni con Andrea Bocelli e la London Symphony Orchestra), contiene dieci canzoni originali di cui otto in dialetto calabrese (e una in italiano, più un valzer strumentale). Fra i musicisti coinvolti Davin Hoff (contrabasso), Jake Owen (chitarra), Stephane San Juan (batteria), Mauro Refosco (percussioni) e la partecipazione di Eleanor Norton (violoncello), Dough Wieselman (sassofono e clarinetto) e Amy Denio (voce).
Hiram Salsano, campana classe 1988, vive alle pendici dei monti Alburni, in un paesino del Cilento. Si forma come performer a Basilea, e approfondisce in parallelo lo studio delle danze e delle musiche tradizionali del Sud Italia, esibendosi come solista e in vari gruppi e svolgendo ricerca indipendente in Campania.
Bucolica – il suo primo album – è un racconto in musica che parte dalle campagne e dalla tradizione orale del Meridione italiano, attraverso canti arcaici, per approdare alla contemporaneità. Registrato in compagnia di Catello Gargiulo (fisarmonicista e polistrumentista), Gianluca Zammarelli (chitarra battente, zampogna, ciaramella), Peppe Frana (oud) e Mario Pivetta (batteria), con lei stessa a voce, percussioni e loop, l’album viene inserito tra i primi dieci dischi della Transglobal World Music Chart e fra i primi venti della World Music Charts Europa.
Il Premio Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana è nato venti anni fa come laboratorio permanente sulla musica folk, e promuove e valorizza la produzione contemporanea di musica tradizionale di radice italiana attraverso il coinvolgimento di artisti, etichette discografiche, giornalisti e operatori culturali. È organizzato dall’Associazione Compagnia dei Curiosi in collaborazione con l’Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Loano, con il contributo della Fondazione A. De Mari e con il patrocinio di ANCI. La direzione artistica è a cura di Jacopo Tomatis, con la collaborazione di Ciro De Rosa, Enrico de Angelis, Lucia Campana, Annalisa Scarsellini e Davide Valfrè. Partner del Premio Loano: Premio Andrea Parodi, Folkest.
La classifica del Premio al miglior Album 2023
1° posto
La grande corsa verso Lupionòpolis (Visage) Peppe Voltarelli
2° posto
Raiz canta Sergio Bruni (Visage) Raiz
3° posto
La giusta distanza (Visage) Riccardo Tesi
4° posto
Bucolica (autoproduzione) Hiram Salsano
5° posto
Passeggeri. Taccuino musicale di un viaggio straordinario (Visage) Corrado Corradi, Rachele Colombo, Roberto Tombesi
Lira Sona Sona (Nota Records) Ettore Castagna
Nodi (Moonlight Records) Mesudì
8° posto
La Meison (autoproduzione) Lou Dalfin
Concerto d’amore (Dischi Bervisti) Marco Rovelli & Paolo Monti
10° posto
Italia folksongs (Visage) Daniele di Bonaventura Band’Union & Ilaria Pilar Patassini
Raixe (S’ard Music) Matteo Leone
La Giuria del Premio
Maurizio Agamennone, Claudio Agostoni, Sergio Albertoni, Giovanni Alcaini, Ricky Barone, Marco Boccitto, Michele Bovi, Raffaello Carabini, Pietro Carfì, Giordano Casiraghi, Daniele Cestellini, Gianni Ciaccio, Valerio Corzani, Giandomenico Curi, Enrico de Angelis, Flaviano De Luca, Ciro De Rosa, Paolo Del Ry, Enrico Deregibus, Salvatore Esposito, Antonio Fanelli, Massimo Ferro, Guido Festinese, Guido Giazzi, Jonathan Giustini, Ezio Guaitamacchi, Federico Guglielmi, Marco La Viola, Felice Liperi, Marco Lutzu, Ignazio Macchiarella, Giorgio Maimone, Maurizio Marino, Tiziano Menduto, Giorgio Meneghetti, Gaetano Menna, Marco Miconi, Gianni Montano, Anna Nacci, Giancarlo Nostrini, Rosario Pantaleo, Riccardo Piaggio, Massimo Pirotta, Massimo Poggini, Piercarlo Poggio, Ezio Riberi, Alessandro Rosa, Vincenzo Santoro, Annalisa Scarsellini, Stefano Starace, Jacopo Tomatis, Federico Vacalebre, Gianluca Veltri, John Vignola, Antonio Vivaldi, Enrico Zagnagnoli, Giorgio Zito.