Lastanzadigreta e BTT Balletto Teatro di Torino
insieme nel video del nuovo brano
PESCE COMUNE
IN USCITA OGGI 1° APRILE
Un lungo piano sequenza dove danza e canzone si incontrano per inventare un nuovo modo di interazione tra i diversi linguaggi e raccontare l’epoca attuale
Guarda il video qui: https://youtu.be/Ko8YxZyHU4E
Lastanzadigreta, foto di Renzo Chiesa, Balletto Teatro di Torino
Balletto Teatro di Torino e Lastanzadigreta collaborano per un progetto audiovisivo originale, il video di Pesce comune, nuovo brano estratto da Macchine inutili, in uscitaoggi 1° aprile. (Guarda il video qui: https://youtu.be/Ko8YxZyHU4E)
Un incontro tra le canzoni pop «in metallo e legno massello» del gruppo torinese e i danzatori del BTT per inventare un nuovo modo di interazione tra i diversi linguaggi, una collaborazione che unisce «sotto lo stesso mare» intuizioni, passioni , ricerca e desideri.
Il lavoro segna l’inizio della collaborazione tra due affermate realtà torinesi, dopo un primo spettacolo condiviso sul palco della rassegna SCENE di RivoliMusica, nell’estate del 2020.
Diretto dal collettivo torinese Ratavoloira – il video mette in scena un atto performativo originale dei sette danzatori del BTT: sette corpi per raccontare «la molteplicità dell’unico» attraverso stratagemmi visivi, ombre, dettagli estrapolati e scenografie, con l’obiettivo di portare lo spettatore in un ambiente surreale ma ben cucito sul testo e le atmosfere della canzone.
Il video è stato girato in un lungo piano sequenza presso gli splendidi spazi post-industriali di Cumiana 15, «bene comune restituito alla città» di Torino, in uno dei giorni più freddi di gennaio (con i danzatori eroicamente scalzi sul cemento). I cinque musicisti di Lastanzadigreta vi compaiono intenti a suonare «sotto il mare», in quell’universo nascosto dove – metaforicamente e meno metaforicamente – si vanno a nascondere le verità più scomode, il rimosso del mondo in cui viviamo.
Pesce comune, registrata con la collaborazione degli archi e dei fiati della Filarmonica del Teatro Regio di Torino, è una canzone dedicata alla società contemporanea, un delicato apologo su una civiltà distrutta da se stessa, dalla propria ingordigia e dalla propria arroganza, alle soglie di un «mondo nuovo» che ancora tarda ad arrivare. La canzone perfetta per raccontare l’attuale epoca di incertezza e instabilità, divisa tra vecchie e nuove paure e la speranza di saper ancora – almeno – immaginare un futuro migliore.
Macchine inutili, secondo album di Lastanzadigreta è uscito il 5 febbraio in cd, vinile e digitale per La Contorsionista / Sciopero Records, distribuzione Self, con il sostegno del MiBACT e di SIAE nell’ambito del programma “Per chi Crea”.
Anticipato dal lyric video della title track e dal singolo ”Attenzione Attenzione“ riprende lo spirito del suo predecessore, nel segno della “musica bambina”, una personale filosofia creativa diffusa dalla band nel 2017 con tanto di Manifesto (www.lastanzadigreta.com/manifesto-della-musica-bambina).
BIOGRAFIE
Lastanzadigreta è Alan Brunetta (percussioni, marimba, tastiere, bidoni); Leonardo Laviano (voce, chitarre); Umberto Poli (chitarre, cigar box); Flavio Rubatto (theremin, didjeridoo, sintetizzatori, voce); Jacopo Tomatis (mandolini, sintetizzatori, giocattoli, voce).
Un collettivo di cinque musicisti torinesi che scrive canzoni e sviluppa progetti culturali, attivo dal 2009. Nel 2017 il primo album del gruppo, Creature selvagge (Sciopero Records), ha vinto la Targa Tenco per la miglior Opera Prima, scelto tra centinaia di titoli da una giuria di 200 critici musicali.
Da sempre Lastanzadigreta alterna i concerti all’attività teatrale, in collaborazione con la compagniaArno Klein e l’attrice e speaker radiofonica Marlen Pizzo. Tra gli spettacoli portati in scena ci sonoGià l’ora suonò, per i 150 anni dell’Unità d’Italia; Come l’allodola, basato sul romanzo di Marco Tomatis e Loredana Frescura Ho attraversato il mare a piedi (Mondadori), sulla vita di Anita Garibaldi; e Se mancasse la corrente, spettacolo unplugged di soli strumenti giocattolo e autocostruiti. Nel 2017 debutta lo spettacolo Musica bambina, concepito per il Festival della Mente di Sarzana e incentrato sulla conduction estemporanea del pubblico. Nel 2020 Lastanzadigreta ha collaborato con il Balletto Teatro di Torino per la realizzazione di uno spettacolo e di un video.
Al cinema ha partecipato – insieme ad Alan Brunetta – alle colonne sonore di The Repairman, opera prima del regista Paolo Mitton, e di Ulysses – A Dark Odissey,di Federico Alotto, produzione italo-americana del 2018, con Danny Glover, Udo Kier e Skin. La musica de Lastanzadigreta compare anche nella colonna sonora del docufilm Resistenza creativa di Rodolfo Colombara e Emanuela Peyretti (2017).
Nel 2018 il gruppo collabora con il progetto Officine Buone, per portare la sua musica nei reparti oncologici e ai bambini lungodegenti di diversi ospedali italiani.
L’anno successivo prende parte al CD collettivo dedicato a Gianni Siviero Io credevo (Squilibri), interpretando la sua Dormi. Il disco si aggiudica la Targa Tenco per il miglior album a progetto.
Dal 2011 i componenti della band sono anche il cuore dell’Associazione Culturale altreArti, che ha sede a Torino e propone una vera e propria rivoluzione didattica nell’insegnamento della musica. Il progetto JAM, nello specifico, porta avanti la personale filosofia della “musica bambina”: la musica d’insieme non è il punto di arrivo, la fine di un percorso di apprendimento di uno strumento, ma l’inizio di un percorso di avvicinamento alla musica, dove tutti (bambini e adulti) possono suonare tutto sviluppando l’ascolto, l’interplay, la collaborazione e la capacità di risolvere problemi. Per lo stesso motivo la band si distingue per l’organico anomalo dal vivo e in studio: nessun basso, nessuna batteria, nessun ruolo predefinito fra i componenti, composizione collettiva di testi, musiche e arrangiamenti.
Durante il lockdown, Lastanzadigreta ha sviluppato il format in streaming #FavoleAdistanza, con Marlen Pizzo e Francesco Randazzo, striscia domenicale di racconto e musica per adulti e bambini, e – nell’impossibilità di suonare dal vivo – ha prodotto una serie di cover bizzarre registrate in casa, dagli 883 al Cantacronache.
facebook/lastanzadigreta
instagram/lastanzadigreta
BTT – Balletto Teatro di Torino è una compagnia attualmente composta da sette danzatori provenienti da importanti esperienze a livello internazionale che con crescente successo continua il suo originale percorso di creazione di spettacoli di danza riconosciuti ormai dalla critica più attenta. Il BTT, oltre all’attività all’estero, è molto presente in Italia, ed in particolare a Torino dove è riconosciuto come un organismo stabile di produzione, istituzionalizzato a livello regionale e cittadino. Fondato da Loredana Furno nel 1979 il BTT – Balletto Teatro di Torino ha festeggiato recentemente, 40 anni di attività continuativa, 40 anni di danza, di ricerca, di sperimentazione, di relazioni e collaborazioni.
info@ballettoteatroditorino.org
Il collettivo Ratavoloira nasce dall’incontro di Luca, Riccardo e Daniele durante il periodo del Liceo. Tutti e tre con una grande passione per cinema, decidono di lavorare insieme e unire le forze in un progetto collettivo. Con il passare degli anni le varie attitudini sono affiorate e ora, passati cinque anni, hanno trovato una propria identità. Hanno collaborato e collaborano con numerose realtà torinesi, e hanno affiancato il BTT in diversi progetti audiovisivi.
Testo Pesce comune
Tutte queste squame luccicanti
farebbero notizia se io fossi un dinosauro
non sono l’eroe di nessun libro
non mordo non saltello
non porto nessun nome che si possa ricordare
In questo mare azzurro e silenzioso
c’è posto un po’ per tutti non ci sono proprietà
ma il silenzio è solo un’apparenza
sappiamo quel che fate
ogni cosa che affogate viene a vivere quaggiù
Se la verità si è frantumata
è plastica mangiata
il vero non si perde
arriva fino al fondo
Tra i fossili dell’era digitale
nuotano creature della terra che sarà
le navi naufragate sulle strade
i poveri sfruttati
i ricchi tutti in piazza a protestare
Se la verità si è consumata
è plastica digerita
il falso non si scioglie
ritorna sempre a galla
Grideranno «uomo in mare»
lasciateli gridare
e avrete una nuova prospettiva
dal vostro sottostiva
comprenderete meglio
e ci guadagnerete un cuore sveglio
una strage di perché in un fondo di caffè
che non c’è un dinosauro sotto al fiume
ma normali squame di un pesce comune.