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Il PURGATORIO DEI POETI e la Prima Assoluta de IL CANTO DI EDIPO: dal 26 al 29/09 per il 77° Ciclo di Spettacoli Classici

77° CICLO DI SPETTACOLI CLASSICI
CORO
con la Direzione Artistica di
ERMANNA MONTANARI e MARCO MARTINELLI

presenta

ERMANNA MONTANARI, MARCO MARTINELLI
PURGATORIO DEI POETI

chiamata pubblica

26 settembre, ore 21
Teatro Astra, Vicenza

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ALESSANDRO SERRA
IL CANTO DI EDIPO

Prima Assoluta
27, 28 e 29 settembre, ore 21
Teatro Olimpico di Vicenza

Liberamente ispirato alle opere di Sofocle e ai racconti del mito.

Spettacolo in grecanico con sopratitoli in italiano

Lo spettacolo prevede l’utilizzo di luci stroboscopiche

Macerie.

In un’epoca di macerie non c’è altra possibilità che lavorare su ciò che resta,
soffiare sulle ceneri per riattivare il fuoco.

Ciò che resta della tragedia: parole senza suono.

Ciò che resta della polis: una società di estranei.
Ciò che resta del rito: una drammaturgia spenta.
Ciò che resta di un mito: una storiella venuta a noia.
Ciò che resta di un eroe: un personaggio fuori fuoco.

Il canto di Edipo si edifica sulle macerie.

(Alessandro Serra)

(Alessandro Serra_Il Canto di Edipo)

(Marco Martinelli e Ermanna Montanari, foto di Silvia Lelli)

(Teatro Olimpico di Vicenza _ph Pino Ninfa)

 

Dopo l’apertura con Theodoros Terzopoulos, il 77° Ciclo di Spettacoli Classici diretto da Ermanna Montanari e Marco Martinelli prosegue con altri due imperdibili appuntamenti: Purgatorio dei Poeti di Ermanna Montanari e Marco Martinelli il 26 settembre al Teatro Astra, prima delle chiamate pubbliche del festival, e la Prima Assoluta de Il Canto di Edipo di Alessandro Serra, in scena dal 27 al 29 settembre al Teatro Olimpico di Vicenza.

 

La prima delle tre chiamate pubbliche in programma al Ciclo di Spettacoli Classici prende forma con Purgatorio dei poeti di Ermanna Montanari e Marco Martinelli, esito di un laboratorio che ha coinvolto 50 cittadine e cittadini del territorio, di tutte le età. Nell’ambito di una pratica cara al Teatro delle Albe, la chiamata pubblica è un invito rivolto alla cittadinanza a “farsi luogo”, farsi comunità, nell’epoca dei non-luoghi e della frantumazione del senso comunitario. Questo progetto si concentra su alcuni canti dell’Inferno e del Purgatorio, la cantica dove Dante colloca gli artisti, gli scrittori, i pittori: agli endecasillabi danteschi sono mescolati frammenti poetici di Emily Dickinson, Vladimir Majakovskij, Walt Withman e altri poeti, come il guelfo fiorentino, affamati di bellezza. “L’universalità del racconto dantesco parla a tutti e in ogni latitudine: tutti sappiamo, per esperienza, cosa sia il sentirsi smarriti nella ‘selva’, nelle sabbie mobili della nostra angoscia. Dante è l’uomo che si svela, che ci confessa ‘mi ritrovai’. È il fratello, il ferito a morte che indica il fragile cammino della nostra vita, la vita di tutti. E proprio da lì, dalla ‘selva oscura’, da quella tenebra dove il sipario sembra calare per sempre, si può intraprendere il viaggio che traghetta dall’oscurità̀ alla luce”.

Purgatorio dei poeti è una nuova ulteriore tappa del Cantiere Dante, il lavoro di Montanari e Martinelli sulle tre cantiche della Divina Commedia (2017-2022) che in questi anni ha coinvolto oltre mille cittadini e ha vinto premi tra i quali Premio Ubu, Lauro Dantesco ad Honorem, Premio Associazione Nazionale Critici di Teatro. Una sfida a trasformare in teatro un’opera-mondo, pensando il lavoro in corto circuito tra la sacra rappresentazione medievale e il teatro rivoluzionario di massa di Majakovskij: tutta la città è un palcoscenico, tutti sono chiamati a partecipare.

Il Canto di Edipo di Alessandro Serra, invece, è una versione site specific di Tragùdia, il nuovo progetto artistico del regista, autore, artista visivo, fondatore della compagnia Teatropersona. Questa particolare messa in scena, pensata appositamente per il Teatro Olimpico di Vicenza, oltre che a pochi oggetti e ai costumi, vede protagonisti i due elementi qualificanti il tragico: il canto e la danza.

Serra sceglie in questa occasione il “mito perfetto”, centrale nella riflessione teorica di Aristotele come in quella di Sigmund Freud, partendo da un assunto: “la tragedia è un’arte fortunata, perché gli spettatori conoscono l’intreccio già prima che il poeta lo racconti, basta ricordarglielo. Appena pronunziato il nome di Edipo, già si sa tutto il resto”.

Da questa premessa Serra si interroga su come si possa ricostruire oggi quella forma di sapere collettivo che esonerava il poeta tragico dal dover volgere in prosa il mito e lo legittimava a sollecitare immediate visioni nel pubblico. Ma soprattutto l’autore si chiede: in quale lingua, che non sia ostile e concettuale ma musicale, istintiva e sensuale? “Il greco di Sofocle è una lingua che ci strappa dal piano di realtà e ci pone su un livello di trascendenza” afferma Serra.

Sceglie non l’italiano che abbassa il tragico a fatto drammatico ma il grecanico, l’antica parlata greca di una striscia di terra della Calabria e della Sicilia – oggi parlata da pochi individui figli di una generazione che aveva vergogna della lingua di Omero e ha smesso di insegnarla ai figli, per concedersi la speranza di un futuro migliore, in una società in cui la lingua dei poeti è stata scalzata da quella della televisione – per concentrarsi su una molteplicità di questioni che riguardano la condizione umana, il rapporto con la Polis e con la dimensione del Sacro. Accompagnando lo spettatore nello stesso percorso di Edipo, così come narrato da Sofocle: dalle macerie al ricongiungimento con gli Dei.

 

Infine, il 28 e 29 settembre a Palazzo Cordellina Illusioni perdute, un’occasione di approfondimento teorico a cura di Massimo Marino che parte da alcune domande precise: la critica, quasi scomparsa da giornali e riviste generalisti, sembra rinascere online. In quale modo? Con quanti e quali problemi? In cinque sessioni sviluppate nella forma medievale della disputatio – L’illusione critica, L’illusione alternativa, L’illusione militante, L’illusione morale e L’illusione teatrale – si confronteranno Anna Bandettini, Walter Porcedda, Gianni Manzella, Andrea Pocosgnich, Graziano Graziani, Laura Mariani, Rossella Menna, Andrea Porcheddu, Antonio Attisani, Alessandro Toppi, Maddalena Giovannelli, Maria Nadotti, Roberta Ferraresi, Lorenzo Donati e Attilio Scarpellini.

 

 

CREDITI IL CANTO DI EDIPO

Con Alessandro Burzotta, Salvatore Drago, Francesca Gabucci, Sara Giannelli, Jared McNeill, Chiara Michelini, Felice Montervino
regia, scene, luci, suoni, costumi Alessandro Serra
traduzione in lingua grecanica Salvino Nucera
voci e canti Bruno de Franceschi
collaborazione ai movimenti di scena Chiara Michelini
collaborazione al suono Gup Alcaro
collaborazione alle luci Stefano Bardelli
collaborazione ai costumi Serena Trevisi Marceddu
direzione tecnica e tecnica del suono Giorgia Mascia
direzione di scena Luca Berettoni
costruzione scena Daniele Lepori, Serena Trevisi Marceddu, Loic Francois Hamelin
produzione Sardegna Teatro, Teatro Bellini, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Fondazione Teatro Due Parma
in collaborazione con Compagnia Teatropersona, I Teatri di Reggio Emilia

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77° CICLO DI SPETTACOLI CLASSICI
CORO
con la Direzione Artistica di
ERMANNA MONTANARI e MARCO MARTINELLI

20 settembre – 20 ottobre 2024

Teatro Olimpico
Basilica Palladiana | Teatro Astra | Palazzo Cordellina
Vicenza

THEODOROS TERZOPOULOS | ALESSANDRO SERRA | EVELINA ROSSELLI
ERMANNA MONTANARI/MARCO MARTINELLI | SERENA SINIGAGLIA
GIOVANNI LINDO FERRETTI | FRANCESCO GIOMI
NOTTE DELLE VOCI: ABDULLAH MINIAWY, NDOX ELECTRIQUE, SERENA ABRAMI e ENRICO VITALI,
MARIANGELA GUALTIERI, R.Y.F., MARA REDEGHIERI, DANIELA PES

 

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Uno dei festival teatrali più prestigiosi e longevi nel teatro coperto più antico del mondo, capolavoro e ultima opera progettata da Andrea Palladio, inserito dall’UNESCO tra i beni patrimonio mondiale dell’umanità.

Dopo il maestoso Prologo dello scorso 1 maggio che ha visto protagonista una delle artiste più iconiche e influenti del nostro tempo, Meredith Monk, si svolgerà dal 20 settembre al 20 ottobre il 77° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza con la direzione artistica di Ermanna Montanari e Marco Martinelli: un progetto del Comune di Vicenza, in collaborazione con l’Accademia Olimpica e la Biblioteca civica Bertoliana, con il sostegno della Regione del Veneto, il coordinamento artistico del Centro di Produzione Teatrale La Piccionaia e il coordinamento generale della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza.

Un’edizione diffusa, che abiterà anche la Basilica Palladiana, il Teatro Astra e la Biblioteca Bertoliana, attraversando l’intera città di Vicenza e coinvolgendo i suoi cittadini, affidata alla visione e alla cura di due personalità di primissimo piano della creazione contemporanea, una coppia di arte e di vita, fondatori del Teatro delle Albe e di Ravenna Teatro. Ermanna Montanari e Marco Martinelli, 15 premi Ubu in due e tanti altri riconoscimenti nazionali e internazionali, guideranno dunque un’eccellenza culturale che non ha mai smesso, nel corso della sua storia, di interrogarsi sul ruolo dei classici nella contemporaneità.

In piena sintonia con la dimensione diffusa del festival, il tema scelto per questa 77° edizione: L’immagine guida per questo biennio 2024-2025 sarà quella del “coro”, inteso come radice fondante del teatro: nella parola “coro” i greci vedevano lo stretto intarsio tra parola, musica e danza, un’alchimia che rivela ancora oggi tutta la sua necessità ardente, moltiplicandosi nel nodo vita-scena del nostro contemporaneo agire. Al tempo stesso il coro è, fin dalle origini, lo specchio disvelante della polis: era composto, nell’Atene del V secolo, da migliaia di cittadini che non si limitavano a fare da “spettatori”, ma si ponevano quali interlocutori-artefici, misurandosi sulla scena insieme agli artisti dell’epoca, da Eschilo ad Aristofane. In questo senso il coro è sempre un gesto “politico”, oltre che poetico. Esso può assumere oggi le forme di una gioiosa “chiamata pubblica”, dove mescolare arte e vita, artisti e cittadini di varie generazioni per infuocarne lo sfuggente meccanismo prismatico”.

Theodoros Terzopoulos, Alessandro Serra, Evelina Rosselli, Serena Sinigaglia, Giovanni Lindo Ferretti, Francesco Giomi, Abdullah Miniawy, Ndox Electrique, Serena Abrami e Enrico Vitali, Mariangela Gualtieri, R.Y.F., Mara Redeghieri, Daniela Pes e, naturalmente, Ermanna Montanari e Marco Martinelli sono gli artisti che daranno voce a un programma lungo un mese, articolato in 9 spettacoli di cui 3 prime assolute1 prima nazionale1 prima regionale3 chiamate pubbliche e 2 cicli di incontri di approfondimento. 

L’immagine del 77° Ciclo di Spettacoli Classici è firmata da un altro grande artista e sperimentatore: Igort, uno dei grandi maestri del fumetto d’autore internazionale, tra i protagonisti della scena indie italiana degli anni ’80 (Linus, Alter Alter, Frigidaire) ed esponente di spicco del graphic journalism, oltreché sceneggiatore e musicista.

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CALENDARIO

TEATRO OLIMPICO DI VICENZA

prologo
1 maggio ore 21

Meredith Monk e John Hollenbeck | Duet Behavior
prima ed esclusiva nazionale 

20, 21 settembre ore 20
Theodoros Terzopoulos | Oresteia
prima nazionale 

27, 28 e 29 settembre ore 21
Alessandro Serra | Il Canto di Edipo
prima assoluta

5 ottobre ore 21
Evelina Rosselli | sdisOrè
prima assoluta

11 ottobre ore 21
Marco Martinelli | PLUTO God of gold
con gli adolescenti di Pompei, Torre del Greco, Castellammare di Stabia, Torre Annunziata e Vicenza

prima regionale 

15 e 16 ottobre ore 21
Serena Sinigaglia | Elettra
in collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto

18 ottobre ore 21
Giovanni Lindo Ferretti | moltitudine in cadenza, percuotendo
prima assoluta

BASILICA PALLADIANA

6 ottobre ore 17
Francesco Giomi | FESTA SILENZIO Azione di improvvisazione creativa per una comunità di performer
Chiamata Pubblica

TEATRO ASTRA

26 settembre ore 21
Marco Martinelli e Ermanna Montanari | Purgatorio dei poeti
Chiamata Pubblica

19 ottobre dalle ore 21
Notte delle voci
Abdullah Miniawy (Egitto), Ndox Electrique (Senegal), Serena Abrami e Enrico Vitali, Mariangela Gualtieri, R.Y.F., Mara Redeghieri e Daniela Pes

PALAZZO CORDELLINA

incontri e seminari

Parlamenti d’Autunno
a cura di Marco Sciotto

–        21 settembre ore 16: Igort, Theodoros Terzopoulos, Michailis Traitsis e Andrea Porcheddu

–        5 ottobre ore 17: Enrico Pitozzi e Daniela Sacco; Nicola Samorì e Federico Ferrari

–        11 ottobre ore 18: Gabriel Zuchtriegel con Franco Masotti e Patrizia Basso

–        18 ottobre ore 17: Andrea Tagliapietra, Caterina Piccione e Andrea Cortellessa

Illusioni perdute?
cinque disputazioni sulla critica teatrale e l’arte scenica oggi

a cura di Massimo Marino

28 settembre

–        ore 10-13
L’illusione critica: Anna Bandettini e Walter Porcedda | Magister: Gianni Manzella
L’illusione alternativa: Andrea Pocosgnich e Graziano Graziani | Magistra: Laura Mariani

–        ore 15-18
L’illusione militante: Rossella Menna e Andrea Porcheddu | Magister: Antonio Attisani
L’illusione morale: Alessandro Toppi e Maddalena Giovannelli | Magistra: Maria Nadotti

29 settembre

–        ore 10-13
L’illusione teatrale: Roberta Ferraresi e Lorenzo Donati | Magister: Attilio Scarpellini

INFO

Sito ufficiale: www.classiciolimpicovicenza.it
Facebook: @cicloclassici – https://www.facebook.com/cicloclassici
Instagram: @cicloclassici – https://www.instagram.com/cicloclassici

Biglietti

In vendita online su www.classiciolimpicovicenza.it
e alla biglietteria del Teatro Comunale di Vicenza nei giorni e orari di apertura
prezzi dai 7,00 euro (ridotto scuole e università) ai 30,00 euro (tariffa intera)