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GIOVANNI L. FERRETTI, DANIELA PES, MARA REDEGHIERI e molti altri per il gran finale del CICLO DI SPETTACOLI CLASSICI

Una Moltitudine di Voci per il gran finale del

77° CICLO DI SPETTACOLI CLASSICI
CORO
con la Direzione Artistica di
ERMANNA MONTANARI e MARCO MARTINELLI

18 ottobre
GIOVANNI LINDO FERRETTI
moltitudine in cadenza, percuotendo

prima assoluta
Teatro Olimpico di Vicenza, ore 21

***

19 ottobre
NOTTE DELLE VOCI:
Daniela Pes, Mara Redeghieri, Mariangela Gualtieri, Abdullah Miniawy,
Ndox Electrique, R.Y.F., Serena Abrami e Enrico Vitali
con i disegni dal vivo di Stefano Rcci

Teatro Astra di Vicenza, dalle ore 21

(Giovanni Lindo Ferretti, foto di Martina F. Chinca)

(Daniela Pes_ph Piera Masala)

(R.Y.F.)

(NDOX ELECTRIQUE – Copyright Rockpix.fr)

(Mara Redeghieri_foto di G. Simoni)

(Abdullah Miniawy Trio – credit photo Dario Holtz)

Il “coro”, immagine-guida che ha segnato il 77° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza con la direzione artistica dei fondatori del Teatro delle Albe Ermanna Montanari e Marco Martinelli, si trasforma in una moltitudine di voci per il gran finale di questa edizione.

La prima voce sarà quella di Giovanni Lindo Ferretti che venerdì 18 ottobre, in Prima Assoluta al Teatro Olimpico di Vicenza, presenta moltitudine in cadenza, percuotendo, il misterico e misterioso progetto di una delle figure più affascinanti, teatrali, provocatorie e, per certi versi, enigmatiche della musica italiana.
Co-fondatore dei CCCP prima e dei CSI dopo, fino ad arrivare ai PGR, Ferretti è considerato uno dei padri del punk italiano e icona della musica alternativa. Da sempre, una figura spiazzante che costringe tutti noi a riflettere su quegli spazi liminali fra conservatorismo e progressismo, anti-modernismo e Rivoluzione, spiritualità e materialismo, identità e trasformazione. Al suo fianco, in questa inedita partitura, uno stregone delle percussioni come Simone Beneventi, Leone d’Argento alla Biennale Musica 2010, officiante del rito ritmico già al lavoro con gli Zeitkratzer e la Filarmonica della Scala.
Fra i progetti più attesi della rassegna, di moltitudine in cadenza, percuotendo si sa pochissimo. Secondo le parole dello stesso Giovanni Lindo: “un antico palcoscenico in ardita prospettiva urbana – un corpo/voce, un’ombra, percussioni – tono ritmo frequenza – percuotersi il petto: un dolore che non può pacificare – percuotersi la fronte: stupore mai sazio, rinnovato – 70anni, echi biblici”. E ancora: “Ritualità in forma di teatro, non so dire di più: non siamo una compagnia teatrale che sta mettendo in scena un nuovo spettacolo. Ahimè anche voi ormai non potete far altro che fidarvi. Ciò che deve accadere accada.”

Da una voce individuale si passa alla voce collettiva il giorno seguente, sabato 19 ottobre, quando il Teatro Astra di Vicenza accoglierà Notte delle voci, un progetto curato personalmente da Ermanna Montanari. L’evento di chiusura del 77° Ciclo di Spettacoli Classici sarà un rito, una cerimonia, una vera e propria cosmogonia di voci, una lode alla verticalità della notte. Là dove la voce si manifesta ancor più come origine, suono del mondo, un trasalire. Lode al profondissimo ascolto che apre le nostre orecchie e le fa gioire”. A guidare il pubblico, artisti-viandanti di altissimo profilo, a partire da un’artista che non ha bisogno di presentazioni: Mariangela Gualtieri, poetessa e co-fondatrice del Teatro Valdoca.
Poi, l’esoterica e lunare Daniela PesTarga Tenco per Spira, il suo album d’esordio, che non smette di collezionare prestigiosi riconoscimenti a oltre un anno dall’uscita. Enigmatica come un oracolo greco, Daniela Pes si muove tra elegante e oscura elettronica e ambient dal respiro per creare un mondo sonoro in cui l’arcaico, il contemporaneo e il futuribile si avviluppano l’un l’altro come nella danza gravitazionale di due galassie in procinto di fondersi.
La magnetica Mara Redeghieri, ex Üstmamò, che nel suo ultimo tour Futura Umanità si è nuovamente fatta interprete canti anarchici e partigiani ma anche di voci di resistenze del nuovo millennio “che si mescolano ai nostri ricordi e risuonano, amplificandosi a vicenda attorno alle parole di libertà, autodeterminazione, giustizia sociale e dignità”.
R.Y.F. (acronimo di Restless Yellow Flowers), voce dance punk della comunità queer e di “tutte le favolose creature della Terra”, già co-autrice delle musiche dello spettacolo dei Motus Tutto Brucia e artefice di un electro-punk intriso di sovversione femministaDeep Dark Blue è il suo ultimo album, un disco di sofferenza e guarigione che rafforza la carica destabilizzante dell’artista: “Deep Dark Blue è un album sottomarino, forse è un album addirittura abissale. Il sound è oscuro e attutito, come se ci trovassimo in una sorta di culla, una bolla blu per l’appunto, un cocoon di mare nel quale avvolgersi per rigenerarsi e raggiungere serenità, ma il cui involucro trasmette anche energia”.
Abdullah Miniawy, artista egiziano icona di libertà e giustizia, scrittore, cantante, compositore e attore, le cui performance hanno calcato palcoscenici e luoghi prestigiosi a livello internazionale, tra cui il Festival d’Avignone, l’Institute of Contemporary Arts di Londra, il museo Haus Der Kunst di Monaco e il Louvre di Parigi, per citarne soltanto alcuni.
Il collettivo Ndox Èlectrique di François R. Cambuzat e Gianna Greco, sciamani di una trance di resistenza anti-coloniale. Ndox Électrique è infatti “un rituale di possessione delle cerimonie n’döep senegalesi. Selvaggio, oscuro e solare, femminile e potente, chiama gli spiriti a sfidare il mondo moderno con incantesimi, danze e percussioni ancestrali, chitarre elettriche e computer” che serve a decostruire l’esotismo e la visione stereotipata che il pubblico occidentale ha della musica africana per metterlo di fronte “alle musiche dei mondi reali, crudeli, selvagge, sfrenate e anche sanguinarie, perché per scacciare i demoni non saranno sufficienti le buone maniere ma un enorme volume sonoro in grado di provocare lo stato di trance”.
E, infine, Serena Abrami e Enrico Vitali – già al fianco di Ermanna Montanari e Marco Martinelli nel progetto Don Chisciotte ad ardere – componenti della band alt-rock Leda ma attivissimi anche, fra musica e teatro, nello studio attorno alla vocalità e al concetto di “paesaggio sonoro”.
Una catarsi festosa di suoni e canti diversissimi, dunque, ma anche di immagini, grazie alle creazioni visive realizzate dal vivo dall’eclettico artista visivo Stefano Ricci.

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77° CICLO DI SPETTACOLI CLASSICI
CORO
con la Direzione Artistica di
ERMANNA MONTANARI e MARCO MARTINELLI

20 settembre – 20 ottobre 2024

Teatro Olimpico
Basilica Palladiana | Teatro Astra | Palazzo Cordellina
Vicenza

THEODOROS TERZOPOULOS | ALESSANDRO SERRA | EVELINA ROSSELLI
ERMANNA MONTANARI/MARCO MARTINELLI | SERENA SINIGAGLIA
GIOVANNI LINDO FERRETTI | FRANCESCO GIOMI
NOTTE DELLE VOCI: ABDULLAH MINIAWY, NDOX ELECTRIQUE, SERENA ABRAMI e ENRICO VITALI,
MARIANGELA GUALTIERI, R.Y.F., MARA REDEGHIERI, DANIELA PES

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Uno dei festival teatrali più prestigiosi e longevi nel teatro coperto più antico del mondo, capolavoro e ultima opera progettata da Andrea Palladio, inserito dall’UNESCO tra i beni patrimonio mondiale dell’umanità.

Dopo il maestoso Prologo dello scorso 1 maggio che ha visto protagonista una delle artiste più iconiche e influenti del nostro tempo, Meredith Monk, si svolgerà dal 20 settembre al 20 ottobre il 77° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza con la direzione artistica di Ermanna Montanari e Marco Martinelli: un progetto del Comune di Vicenza, in collaborazione con l’Accademia Olimpica e la Biblioteca civica Bertoliana, con il sostegno della Regione del Veneto, il coordinamento artistico del Centro di Produzione Teatrale La Piccionaia e il coordinamento generale della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza.

Un’edizione diffusa, che abiterà anche la Basilica Palladiana, il Teatro Astra e la Biblioteca Bertoliana, attraversando l’intera città di Vicenza e coinvolgendo i suoi cittadini, affidata alla visione e alla cura di due personalità di primissimo piano della creazione contemporanea, una coppia di arte e di vita, fondatori del Teatro delle Albe e di Ravenna Teatro. Ermanna Montanari e Marco Martinelli, 15 premi Ubu in due e tanti altri riconoscimenti nazionali e internazionali, guideranno dunque un’eccellenza culturale che non ha mai smesso, nel corso della sua storia, di interrogarsi sul ruolo dei classici nella contemporaneità.

In piena sintonia con la dimensione diffusa del festival, il tema scelto per questa 77° edizione: L’immagine guida per questo biennio 2024-2025 sarà quella del “coro”, inteso come radice fondante del teatro: nella parola “coro” i greci vedevano lo stretto intarsio tra parola, musica e danza, un’alchimia che rivela ancora oggi tutta la sua necessità ardente, moltiplicandosi nel nodo vita-scena del nostro contemporaneo agire. Al tempo stesso il coro è, fin dalle origini, lo specchio disvelante della polis: era composto, nell’Atene del V secolo, da migliaia di cittadini che non si limitavano a fare da “spettatori”, ma si ponevano quali interlocutori-artefici, misurandosi sulla scena insieme agli artisti dell’epoca, da Eschilo ad Aristofane. In questo senso il coro è sempre un gesto “politico”, oltre che poetico. Esso può assumere oggi le forme di una gioiosa “chiamata pubblica”, dove mescolare arte e vita, artisti e cittadini di varie generazioni per infuocarne lo sfuggente meccanismo prismatico”.

Theodoros Terzopoulos, Alessandro Serra, Evelina Rosselli, Serena Sinigaglia, Giovanni Lindo Ferretti, Francesco Giomi, Abdullah Miniawy, Ndox Electrique, Serena Abrami e Enrico Vitali, Mariangela Gualtieri, R.Y.F., Mara Redeghieri, Daniela Pes e, naturalmente, Ermanna Montanari e Marco Martinelli sono gli artisti che daranno voce a un programma lungo un mese, articolato in 9 spettacoli di cui 3 prime assolute1 prima nazionale1 prima regionale3 chiamate pubbliche e 2 cicli di incontri di approfondimento. 

L’immagine del 77° Ciclo di Spettacoli Classici è firmata da un altro grande artista e sperimentatore: Igort, uno dei grandi maestri del fumetto d’autore internazionale, tra i protagonisti della scena indie italiana degli anni ’80 (Linus, Alter Alter, Frigidaire) ed esponente di spicco del graphic journalism, oltreché sceneggiatore e musicista.

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CALENDARIO

prologo
1 maggio ore 21

Teatro Olimpico di Vicenza
Meredith Monk e John Hollenbeck | Duet Behavior
prima ed esclusiva nazionale 

20, 21 settembre ore 20
Teatro Olimpico di Vicenza
Theodoros Terzopoulos | Oresteia
prima nazionale 

27, 28 e 29 settembre ore 21
Teatro Olimpico di Vicenza
Alessandro Serra | Il Canto di Edipo
prima assoluta

5 ottobre ore 21
Teatro Olimpico di Vicenza
Evelina Rosselli | sdisOrè
prima assoluta

6 ottobre ore 17
Basilica Palladiana
Francesco Giomi | FESTA SILENZIO Azione di improvvisazione creativa per una comunità di performer
Chiamata Pubblica

11 ottobre ore 21
Teatro Olimpico di Vicenza
Marco Martinelli | PLUTO God of gold
con gli adolescenti di Pompei, Torre del Greco, Castellammare di Stabia, Torre Annunziata e Vicenza

prima regionale

14 ottobre ore 21
Teatro Astra
Marco Martinelli e Ermanna Montanari | Purgatorio dei poeti
Chiamata Pubblica

15 e 16 ottobre ore 21
Teatro Olimpico di Vicenza
Serena Sinigaglia | Elettra
in collaborazione con Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale

18 ottobre ore 21
Teatro Olimpico di Vicenza
Giovanni Lindo Ferretti | moltitudine in cadenza, percuotendo
prima assoluta

19 ottobre dalle ore 21
Teatro Astra
Notte delle voci
Abdullah Miniawy (Egitto), Ndox Electrique (Senegal), Serena Abrami e Enrico Vitali, Mariangela Gualtieri, R.Y.F., Mara Redeghieri e Daniela Pes

PALAZZO CORDELLINA

incontri e seminari

Parlamenti d’Autunno
a cura di Marco Sciotto

–        21 settembre ore 16: Igort, Theodoros Terzopoulos, Michailis Traitsis e Andrea Porcheddu

–        5 ottobre ore 17: Enrico Pitozzi e Daniela Sacco; Nicola Samorì e Federico Ferrari

–        11 ottobre ore 18: Franco Masotti e Patrizia Basso

–        18 ottobre ore 17: Andrea Tagliapietra, Caterina Piccione e Andrea Cortellessa

Illusioni perdute?
cinque disputazioni sulla critica teatrale e l’arte scenica oggi

a cura di Massimo Marino

28 settembre

–        ore 10-13
L’illusione critica: Anna Bandettini e Walter Porcedda | Magister: Gianni Manzella
L’illusione alternativa: Andrea Pocosgnich e Graziano Graziani | Magistra: Laura Mariani

–        ore 15-18
L’illusione militante: Rossella Menna e Andrea Porcheddu | Magister: Antonio Attisani
L’illusione morale: Alessandro Toppi e Maddalena Giovannelli | Magistra: Maria Nadotti

29 settembre

–        ore 10-13
L’illusione teatrale: Roberta Ferraresi e Lorenzo Donati | Magister: Attilio Scarpellini

INFO

Sito ufficiale: www.classiciolimpicovicenza.it
Facebook: @cicloclassici – https://www.facebook.com/cicloclassici
Instagram: @cicloclassici – https://www.instagram.com/cicloclassici

Biglietti

In vendita online su www.classiciolimpicovicenza.it
e alla biglietteria del Teatro Comunale di Vicenza nei giorni e orari di apertura
prezzi dai 7,00 euro (ridotto scuole e università) ai 30,00 euro (tariffa intera)