FRANCESCO DI BELLA
Esce oggi mercoledì 15 gennaio per La Canzonetta Record
MENAMME ‘E MMANE
Il nuovo singolo che anticipa ACQUA SANTA
il nuovo album in arrivo il 31 gennaio.
Ascolta qui Menamme ‘e mmane: https://bfan.link/
Pre-order Acqua Santa su www.lacanzonetta.it
COVER – artwork di Thru Collected Studio
Francesco Di Bella – foto di Thru Collected Studio
Chello ca’ si pe’ mme nun può capì perdo ll’uocchie si te ne vai.
Chello ca’ si pe’ mme se po’ pittà. M’annasconno addo’ ce staje tu e nisciuno me vede.
Quello che sei per me non lo puoi capire, perdo gli occhi se te ne vai.
Quello che sei per me si potrebbe dipingere. Mi nascondo dove ci sei tu e nessuno mi vede.
Una ballata dolce e romantica, un tramonto sul mare dopo la tempesta, dopo che tutte le nuvole si sono dissolte.
Esce oggi mercoledì 15 gennaio Menamme ‘e mmane, il nuovo singolo di Francesco Di Bella e secondo brano estratto da Acqua Santa, il nuovo album dell’artista partenopeo in uscita il 31 gennaio per La Canzonetta Record. Da oggi è disponibile in preorder su www.lacanzonetta.it
Ascolta qui Menamme ‘e mmane: https://bfan.link/
Dopo il sogno di un amore puro e sincero cantato insieme ad Alice (Thru Collected) in Che ‘a fa?, un brano in cui respira a pieni polmoni la sua Napoli – nei suoi suoni, nelle sue meraviglie e nelle sue contraddizioni -, Francesco Di Bella ora racconta un’altra sfaccettatura dell’amore: quella della pacificazione, dell’intima e profonda serenità nel ritrovare la bonaccia dopo aver superato le avversità, i venti freddi e contrari e le piogge battenti e tormentate.
Prodotta da Marco Giudici, così come quella precedente e come tutto l’album in arrivo, Menamme ‘e mmane è un invito a darsi da fare, a rimboccarsi le maniche (in napoletano il titolo vuole dire proprio questo) per risolvere i problemi insieme, facendo gioco di coppia.
Un brano morbido e raffinato, di una poesia semplice e infinita che sfugge a ogni retorica, che si culla delicato tra le onde di un pianoforte sospinto dal soffio leggero di una viola, perché quando la nave lascia il porto, dopo aver atteso che si sia allontanata la burrasca, è proprio il momento di alzare la testa e guardare al futuro, conclude Di Bella.
Menamme ‘e mmane è il secondo passo lungo il nuovo sentiero musicale di una delle voci e delle penne più riconoscibili del panorama indipendente italiano, che in trent’anni di carriera non ha mai smesso di mettersi in gioco, sia con i 24 Grana – band seminale dell’alt rock italiano da lui fondata – che nel suo percorso solista, forte della bellezza e della molteplice potenza espressiva della sua lingua, il napoletano.
CREDITI
Federica Furlani: viola
Marco Giudici: basso elettrico, sintetizzatori
Giulio Stermieri: pianoforte acustico, wurlitzer, sintetizzatori
Davide Strangio: chitarra elettrica
TESTO
‘A nave lassa ‘o puorto,
‘a veco assai luntana
‘A notte arape ‘a porta
e ce trasimmo chiano
Chi s’aspettava ‘a sciorta,
chi nun vuleva pane
Chillato vede ‘a morte
e nuje menammo ‘e mmane
Si ‘o tiempo è troppo brutto,
s’haddà aspettà ‘nu poco
C’’o viento nun se parte,
c’’o ffuoco nun se joca
A ll’ora ca s’asciutta
e passa ‘a tramuntana
‘A notte arape ‘e pporte
e nuje menammo ‘e mmane
Chello ca’ si’ pe’ mme
nun puo’capì
Perdo ll’uocchie si te ne vai
Chello ca’ si pe’ mme’
se po’ pittà
M’annasconno addo’ ce stai tu
e nisciuno me vede
‘O viento tira forte,
arriva ‘na tempesta
‘A notte chiude ‘a vocca
e arape ‘na fenesta
E quanno se fa matina
se vede già luntana
‘A nave lassa ‘o puorto
e nuje ‘e mmane
Chello ca’ si’ pe’ mme
nun puo’capì
Perdo ll’uocchie si te ne vai
Chello ca’ si pe’ mme’
se po’ pittà
M’annasconno addo’ ce stai tu
e nisciuno me vede
Chello ca’ si’ pe’ mme
nun puo’capì
Perdo ll’uocchie si te ne vai
Chello ca’ si pe’ mme’
se po’ pittà
M’annasconno addo’ ce stai tu
e nisciuno me trova cchiù
TRADUZIONE
Ci rimbocchiamo le maniche
La nave lascia il porto
La vedo molto lontana
La notte apre la porta
E noi ci entriamo piano
Chi si aspettava la fortuna
Chi non voleva pane
Quell’altro vede la morte
E noi ci rimbocchiamo le maniche
Se il tempo è troppo brutto
Bisogna aspettare un poco
Col vento non si parte
Col fuoco non si gioca
All’ora che si asciuga
E passa la tramontana
La notte apre le porte
E noi ci rimbocchiamo le maniche
Quello che sei per me
Non lo puoi capire
Perdo gli occhi se te ne vai
Quello che sei per me
Si potrebbe dipingere
Mi nascondo dove ci sei tu
E nessuno mi vede
Il vento tira forte
Arriva una tempesta
La notte chiude la bocca
Ed apre una finestra
Quando si fa mattina
Si vede già lontana
La nave lascia il porto
E noi ci rimbocchiamo le maniche
Quello che sei per me
Non lo puoi capire
Perdo gli occhi se te ne vai
Quello che sei per me
Si potrebbe dipingere
Mi nascondo dove ci sei tu
E nessuno mi vede
Quello che sei per me
Non lo puoi capire
Perdo gli occhi se te ne vai
Quello che sei per me
Si potrebbe dipingere
Mi nascondo dove ci sei tu
E nessuno mi trova più
Biografia
Francesco Di Bella (Napoli, classe 1972) inizia la sua carriera artistica dando vita nei primi Anni ’90 ai 24 Grana, band antesignana dell’alternative rock italiano, di cui è frontman e principale autore. Nel 1996 il gruppo firma un contratto discografico con La Canzonetta Record, e pochi mesi dopo l’album “Loop” sorprende positivamente la critica musicale per la freschezza con cui è in grado di fondere nuovi stili di musica, come il dub e il trip hop, a testi poetici e dalla forte carica sociale. Le performance della band sono coinvolgenti ed energiche, il gruppo spopola dal vivo conquistando festival nazionali e non solo, arrivando a suonare in Francia, Spagna, Slovenia, Inghilterra e Giappone, condividendo il palco con band del calibro di Afterhours, Verdena e Marlene Kuntz. Insieme ai 24 Grana, “‘O Cardillo” scrive e incide 8 album, di cui due dal vivo. Contemporaneamente coltiva collaborazioni con i principali artisti della sua città come Bisca, 99 Posse, Almamegretta, e altri come Marina Rei e Riccardo Sinigallia. La sua ricerca artistica “alternativa” si traduce, nel 2014, nel primo album da solista “Ballads Café”, un compendio di brani dei suoi anni trascorsi nella band riletti in una chiave più intimistica e cantautorale, in cui è il testo a farla da protagonista. Nel 2016 l’album “Nuova Gianturco”, prodotto da Daniele Sinigallia, lo inserisce a pieno titolo nel novero dei cantautori italiani: le 10 canzoni del disco raccontano la sua città tenendo metaforicamente “le spalle al mare”, in un viaggio sonoro dal sapore post-industriale; un album pop, ma dalle persistenti sfumature underground, il cui singolo “Tre Nummerielle” si aggiudica il Premio Lunezia. Nel 2017 partecipa allo spettacolo Epica Etica Etnica Pathos, ideato e messo in scena dagli ex membri dei CSI. Dal 2016 Francesco promuove laboratori di songwriting rivolti a giovani autori, esperienza che si sublima nel laboratorio cantautorale e di produzione musicale “Impara a nuotare”, tenutosi per la prima volta a Roma nel 2017, grazie al lavoro di Filippo Gatti, Riccardo Sinigallia, Francesco Motta e Francesco Bianconi. A fine 2018 esce il suo nuovo disco d’inediti, “‘O Diavolo” a cui fa seguito un lungo tour. Il 5 Giugno 2020 esce “Uno vicino a n’ato”, singolo scritto a quattro mani con il cantante dei Foja Dario Sansone. Alla fine del 2020 pubblica un best of in vinile dei 24 Grana (arricchito da un inedito in duetto con Clementino) a cui seguirà un tour nei club a dicembre. Durante l’estate 2020 continua a portare in giro la sua musica con il progetto “Ballads”, in acustico. Ad aprile 2021 Setak lo invita a collaborare nel suo singolo “Coramare”, dove la voce di Di Bella è accompagnata anche dalla tromba di Fabrizio Bosso. Nell’aprile 2022 esce l’album “Play With Me”, che ripercorre la carriera di Di Bella con alcuni dei suoi pezzi più importanti, riarrangiati in chiave acustica, ospitando uno o più artisti per brano. Il 18 dicembre 2024 esce “Che ‘a fa?”, una nuova canzone insieme ad Alice (Thru Collected), e il 15 gennaio “Menamme ‘e mmane”, che anticipano “Acqua Santa”, il nuovo album in uscita il 31 gennaio 2025.
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