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Dal 23 settembre al Romaeuropa le culture digitali in scena con Digitalive, tra musica elettronica e opere in Virtual Reality

DIGITALIVE

LA SEZIONE DEL REF DEDICATA ALLE CULTURE DIGITALI

TORNA DAL 23 SETTEMBRE AL 9 OTTOBRE IN VERSIONE X

 TRA MUSICA ELETTRONICA, PERFORMANCE, VIDEO

E OPERE IN VIRTUAL REALITY DI:

ELIO GERMANO – IL QUADRO DI TROISI (DONATO DOZZY ED EVA GEIST) –  NOT WAVING –  COLIN BENDERS – MARTA DE PASCALIS –  FRANCESCO LUZZANA – CORALIE VOGELAAR – MARA OSCAR CASSIANI- FUSE*  UMANESIMO ARTIFICIALE.

Cosa si prova a prendere parte a uno spettacolo in virtual reality, all’interno del corpo di uno dei personaggi della storia? Può un software decodificare le emozioni o l’espressività del corpo umano? Cosa succede al nostro cervello durante le esperienze al limite della percezione? Come si può entrare in empatia con le grandi piattaforme digitali contemporanee? Cosa vuol dire essere umani in un mondo in cui computer sempre più intelligenti si stanno appropriando di compiti e mansioni appartenuti all’essere umano?

A questi e altri interrogativi provano a rispondere gli artisti di Digitalive, la sezione del Romaeuropa Festival dedicata alla ricognizione delle espressioni artistiche nell’ambito delle culture digitali, curata da Federica Patti. Dal 23 settembre al 9 ottobre al Mattatoio, all’Auditorium e online, Digitalive dispiega un programma dedicato alle creazioni più cross-over tra musica elettronica, performance, video e opere in VR (Virtual Reality).

“Digitalive prosegue nel suo percorso di esplorazione delle culture performative digitali, aprendo all’incontro con nuovi pubblici e accogliendo le infinite declinazioni della liveness multimediale. Questa quarta edizione è in versione X: X come cross, X come extended, è una edizione in cui il concetto di com-presenza si espande. DIGITALIVE continua a raccontare il presente e a coltivare il futuro, accompagnando lo spettatore alla scoperta delle “terre di mezzo”, degli spazi liminali, ibridi e fluidi, fra reale e virtuale – spiega Federica Patti.

Anche quest’anno la rassegna disvela nuovi formati: emblematico in questo senso è lo spettacolo d’apertura della rassegna “Così è (o mi pare) – Pirandello in VR”, diretto e interpretato da Elio Germano, presentato in collaborazione con VRE – Virtual Reality Experience Extended Edition e in scena dal 23 al 26 settembre al Mattatoio.

Digitalive alternerà inoltre performance dal vivo e live set che vedranno protagonisti Francesco Luzzana, Colin Benders, Marta De Pascalis, Not Waving, e performance online di artisti e compagnie come fuse*, Mara Oscar Cassiani e Umanesimo Artificiale. A queste si affiancano due video installazioni di Coralie Vogelaar visibili al Mattatoio dal 23 settembre al 25 ottobre. La programmazione di DIGITALIVE rientra inoltre nel progetto di ricerca curatoriale “La performatività posthuman. Una definizione transdisciplinare della live media performance”, sviluppata da Federica Patti grazie al sostegno dell’Italian Council IX.

IL PROGRAMMA

Riscrittura per realtà virtuale di Così è (se vi pare) di Luigi Pirandello,  “Così è (o mi pare) – Pirandello in VR” di e con Elio Germano sarà messo in scena in una maxi visione, individuale e collettiva allo stesso tempo, in cui il testo del grande drammaturgo siciliano viene calato nella società moderna: tramite cuffie e visori il pubblico si troverà ad essere all’interno dell’appartamento dove si svolge la storia, più precisamente all’interno del corpo di uno dei personaggi, per un’esperienza unica nel suo genere, utile alla finalità del racconto e alla riflessione sul tema pirandelliano della realtà.

Sul problematico rapporto tra uomo e macchina, si concentra invece il lavoro di Coralie Vogelaar, artista olandese capace di rendere questioni complesse visibili e tangibili attraverso ricerche condotte con rigore. Già finalista del “Prix de Rome”, Vogelaar approda a Digitalive dal 23 settembre al 25 ottobre con due opere installative presentate in collaborazione con il MU – Hybrid Art House di EindhovenFacial Action Coding System (2018), dove ha addestrato un’attrice a controllare tutti i suoi 44 muscoli facciali sottoponendo le mutazioni del suo volto ad un software di riconoscimento delle emozioni, e Infinite Posture Dataset (2020) dove attraverso l’espressività del corpo di una danzatrice mette in crisi l’idea di progresso tecnologico.

Sabato 25 settembre spazio alle nuove tendenze nel campo della musica elettronica con il live dell’acclamato musicista techno olandese Colin Benders. Fondatore della pluripremiata Kyteman Orchestra, negli ultimi 7 anni Benders ha affinato l’uso del sintetizzatore modulare che gli ha permesso di liberarsi dall’usuale ciclo di registrazione e performance dal vivo per improvvisare a ogni live e restituire pezzi polifonici basati sull’armonia e clamorosi sprawl techno. Guarda un live di Colin Benders: https://www.youtube.com/watch?v=nRqNjtqccPA&ab_channel=ColinBenders


Il sabato di Digitalive è dedicato anche alle performance online based di fuse*, Umanesimo Artificiale e Cassianiche saranno trasmesse in diretta sulle piattaforme online di Romaeuropa e su quelle del MU – Hybrid Art House di Eindhoven, nell’intento di costruire un comune palinsesto live online internazionale.

fuse* torna al REf con il primo studio di Sál | Rite, terzo capitolo della trilogia di live-media performance di cui il pubblico del REf ha potuto ammirare i precedenti capitoli Dökk e Ljòs. In Sàl la ricerca si concentra sulle esperienze al limite della percezione, durante le quali la mente ordinaria sembra dissolversi in una dimensione radicalmente differente come accade durante il sonno, il sogno e la morte. Sál|Rite nasce come momento complementare alla performance dal vivo: una sessione di meditazione guidata in cui i tracciati neurofisiologici dei partecipanti vengono raccolti in tempo reale e generano una scultura di dati. Sebbene i partecipanti siano immobili la loro attività mentale, nel momento in cui viene visualizzata, appare estremamente dinamica e creativa.
(25 settembre, ore 11 al link: https://romaeuropa.net/festival-2021/sal/)

Nata con l’intento di interrogarsi sul significato e sul ruolo dell’essere umano nell’attuale era digitale, l’associazione culturale Umanesimo Artificiale sviluppa la propria progettualità nel complesso paesaggio che separa uomo e macchina, patrimonio culturale e cultura tecnologica. Via Flaminia: The Nature of the Artificial è un’esplorazione artistica dell’antica via consolare che dal 219 A.C. collega(va) Roma alla colonia romana Fanum Fortunae (attuale Città di Fano).  Un sistema di connessione evolutosi nel presente in reti invisibili che favoriscono lo scambio tra persone e luoghi anche distanti. Il progetto audiovisivo trasforma la complessità dei dati e delle interconnessioni tra uomo, natura e digitale in immagini e suoni comprensibili a livello emotivo e cognitivo, generando uno spazio di riflessione sul valore e sulla forma dell’esperienza dell’artificiale. (25 settembre ore 21.15 al link: https://romaeuropa.net/via-flaminia-the-nature-of-artificial/)

Artista Wi-Fi based, come ama definirsi, Mara Oscar Cassiani ha costruito la sua cifra estetica facendo proprie le espressioni culturali del web con i suoi linguaggi e le sue contraddizioni. Parte dei vari habitat riguardanti La Fauna 2k20 (il primo è stato presentato online durante il REf2020), I Am Dancing in a Room insegue la vita contemporanea della micro coreografia in rete, in cui il gesto e insiemi di gesti uniscono milioni di utenti e i loro habitat, mettendo insieme sullo stesso monitor una serie di performer e amici che eseguono una coreografia per webcam. Ad accompagnare questo flusso visivo, paesaggi alieni acquatici, stickers fluttuanti, avatar, meme e status motivazionali, come se i mondi virtuali potessero gemmare ed esistere come forme di vita online. (25 settembre, ore 22.30 al link:  https://romaeuropa.net/festival-2021/la-fauna-2k20-im-dancing-in-a-room/)

È una lecture performance sospesa tra reale e virtuale quella che Francesco Luzzana vincitore della seconda edizione di RE:Humanism Art Prize, presenterà sul palco del Mattatoio il 26 settembreObject Oriented Choreography (WISIWYG) è una performance collaborativa in Virtual Reality nella quale pubblico e performer tentano entrare in empatia con il non umano delle realtà delle grandi piattaforme digitali contemporanee, che Luzzana definisce “la zona”. La zona può essere tanto un magazzino quasi automatizzato di Amazon quanto lo spazio dedicato alla realtà virtuale, dove rispondere ai quesiti che questa relazione pone e comprendere con lo sguardo umano i nuovi “iperoggetti”.

Nella stessa sera la musicista e sound designer italiana di base a Berlino Marta De Pascalis presenterà dal vivo al Mattatoio la sua ultima produzione Sonus Ruinae, prosecuzione dei suoi esperimenti con i tape loop e la sintesi analogica, pubblicata a settembre 2020 dall’etichetta sperimentale di Berlino Morphine Record. Influenzata tanto da gruppi di improvvisazione come Nuova Consonanza quanto dal Maestro Franco Battiato, il suo sound tocca un’ampia gamma di generi di musica elettronica, dall’ambient, alle prime escursioni della scuola di Berlino, fino alla psichedelia e alla musica su nastro. Ascolta Marta De Pascalis: https://soundcloud.com/marta-de-pascalis

È un percorso tra i temi dell’amicizia, della perdita, della fragilità e, come suggerisce il titolo, della trascendenza spirituale How To Leave Your Body, nuovo album che l’eclettico produttore italiano di base a Londra Not Waving porterà il 3 ottobre sul palco dell’Auditorium Parco della Musica. Una parabola evasiva per i nostri tempi, costellata di collaborazioni e ospiti (Jonnine Standish, Marie Davidson, Spivak e Mark Lanegan) e abitata da nostalgie sonore: sequenze fantasy di pop elegiaco, rave distorti e ninna nanne. Un album che per Pitchfork “abbraccia l’ottimismo, celebrando la fragilità e la stranezza dell’esperienza umana con una serietà non comune”. Guarda il video di “Hold on”: https://youtu.be/SuSAHLfrOkw

Chiude la rassegna il 9 ottobre Il quadro di Troisi, il frutto dell’unione artistica tra l’alfiere della techno italiana Donato Dozzy e la cantautrice Eva Geist. Un tributo alla lunga stagione della musica italiana degli anni ’80 diventata terreno di confronto per la costruzione dell’album, dove la celebre collaborazione Alice-Battiato, i Matia Bazar e la disco di quel decennio si fondono in un percorso che attinge contemporaneamente al minimalismo di Dozzy e dalla voce eterea e sussurrata di Geist. Guarda il video di “Non ricordi”: https://www.youtube.com/watch?v=DlJrfJ1pQvs&t=3s&ab_channel=ZAUBER

CALENDARIO DIGITALIVE 2021

23 al 26 settembre| h 21 [sabato 25 e domenica 26 h 17 + 21]

In corealizzazione con VRE – Virtual Reality Experience

Elio Germano

Così è (o mi pare) Pirandello in VR

Mattatoio

23 settembre al 25 ottobre

Coralie Vogelaar

Facial Action Coding System / Infinite Posture Dataset

Mattatoio – Galleria delle Vasche

25 settembre | h 20 + 23

Colin Benders

Mattatoio

25 settembre | h 11

fuse*

Sál | Rite

Online al link: https://romaeuropa.net/festival-2021/sal/

25 settembre | h 21.15

Umanesimo Artificiale

Via Flaminia: The Nature of the Artificial

Online al link: https://romaeuropa.net/via-flaminia-the-nature-of-artificial/

25 settembre | h 22.30

Mara Oscar Cassiani

La Fauna 2k20

I Am Dancing in a Room

Online al link: https://romaeuropa.net/festival-2021/la-fauna-2k20-im-dancing-in-a-room/

26 settembre | h 16 + 19

Francesco Luzzana

Object Oriented Choreography (WISIWYG)

Mattatoio

26 settembre | h 18 + 20

Marta De Pascalis

Mattatoio

3 ottobre |h 21

Not Waving

How to leave your body

Auditorium Parco della Musica – Sala Petrassi

9 ottobre |h 21

Donato Dozzy – Eva Geist

Il Quadro di Troisi

Auditorium Parco della Musica – Sala Sinopoli

www.romaeuropa.net

La programmazione di DIGITALIVE fa parte del progetto di ricerca curatoriale “La performatività posthuman. Una definizione transdisciplinare della live media performance”, sviluppata da Federica Patti grazie al sostegno dell’Italian Council IX.